il ruolo dei Cavalieri, e degli Ordini Cavallereschi, nella società italiana contemporanea
Nella città di Rimini, nell’ambito dell’incontro dei dignitari del Consiglio dei Cavalieri, struttura di coordinamento delle confraternite d’ispirazione cavalleresca sotto l’omoforio della nostra Chiesa, Mons. Maximos, tra i fondatori della Chiesa nel 2014, titolare dell’eparchia piemontese e Presidente del Tribunale Nazionale ecclesiastico, ha anzitutto riepilogato le caratteristiche delle due principali correnti spirituali che hanno originato la nascita della COI: quella nazionalistico-autonomista di Antonio De Rosso, risalente agli anni Sessanta, e quella più misticheggiante, di espressione teologica legata alla matrice siriaca e patristica greca, formatasi dagli anni Settanta in Piemonte con il Venerabile Padre Adeodato Mancini. Le nuove spiritualità che la COI ha positivamente incluso nell’ultimo periodo, come quella francescana di Giovanni Maddamma, si sono inserite assai efficacemente, vivificando e rafforzando quel pluralismo spirituale che la nostra configurazione ecclesiale consente ed apprezza nel segno della centralità del Vangelo e dei valori ortodossi fondamentali in costante dialogo con ogni pensiero ed impegno cristiano.
Mons. Maximos si è poi soffermato, anche con alcuni esempi aneddotici, sul ruolo dei Cavalieri, e degli Ordini Cavallereschi, nella società italiana contemporanea, segnata da un drammatico depauperamento valoriale, da forme nevrotizzanti di nichilismo e precarietà psicologiche ed esistenziali, dalla crisi profonda di ogni certezza e di ogni riferimento assoluto per individui e famiglie. In questo clima difficile, che mette in seria discussione due millenni di civiltà occidentale e cristiana e prepara il terreno al rischio di terribili degenerazioni contro Dio e contro l’ Uomo, tali da far pensare ad un “post-umano” gravido di follie e scomparsa delle relazioni basilari di impegno e solidarietà, i Cavalieri della tradizione cristiana acquistano un ruolo imprescindibile.
Difendere il Vangelo e il suo valore eterno, combattere pacificamente ma con dedizione per la sua tutela e per la rinascita di gruppi e formazioni che, anche se piccole nei numeri, restino giganti nella testimonianza e nell’azione di diffusione dei valori dell’ortodossia, fanno oggi dei Cavalieri Templari, come noi li intendiamo (e come attesta la ricca esperienza della “Pietà del Pellicano” di Adeodato Mancini, che dedicò un quarantennio, di cui un trentennio proprio con il supporto di Mons. Maximos, con l’aggregazione di quasi cento Ordini cavallereschi in tutto il mondo), dei veri Ministri Straordinari della potenza e dell’energia incessante del Vangelo di Gesu’ Cristo. Per questo, la COI offre una rilevante importanza ai nuovi Ordini che hanno aderito in questi anni, ricchi di esperienza e decisi ad affrontare con impegno le grandi sfide spirituali di questi tempi difficili. Riaprire un Priorato della Congregazione De Molay, della Pietà del Pellicano del Canavese, in Piemonte, culla della predicazione di padre Adeodato sin dal 1991, ed affidarlo, come solennemente deciso a conclusione della giornata di dibattito di sabato, al dottor Dario Noascone, figura importante della cultura torinese e canavesana, è un altro capitolo importante di questa filosofia ecclesiale, che pone i Cavalieri al centro della propria vita spirituale ed organizzativa. S.E. il Priore Noascone, nel ringraziare la COI per l’importante riconoscimento ricevuto per mano di S.B. Filippo, ha ricordato in analogia al paradigma classico del “Passaggio al Bosco” di Ernst Junger la necessità vitale di un passaggio interiore, di un ritorno al “Regno di Dio nel Cuore”. Rivolto però all’azione, al dialogo ed al convincimento, preannunciando eventi ed iniziative culturali e spirituali nei prossimi mesi. Vivissimi auguri al neonato Priorato, che avrà sede in una bella dimora a Cuorgnè, e a tutti gli altri importanti Ordini cavallereschi della nostra Chiesa, tasselli fondamentali del mosaico della vita cristiana, della sensibilità ortodossa e dell’impegno evangelico diretto nella società contemporanea.
Riunione Consiglio dei Cavalieri
Si è svolto a Rimini, presieduto dal Cancelliere dott. Armando Pannone, anche in rappresentanza del Presidente dott. Francesco Vecchio, Gran Priore Internazionale dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio di Salomone, impossibilitato a partecipare ma che ne ha seguito costantemente, da remoto, i Lavori, la riunione del Consiglio dei Cavalieri, organo di coordinamento delle confraternite, associazioni e fratellanze di ispirazione cavalleresca vicine alla C.O.I.
- Ai lavori erano presenti, tra gli altri, diversi dignitari, tra i quali ricordiamo, chiedendo scusa se tralasciamo qualcuno, il dott. Enrico D’Ambrosi e la dott.ssa Anna Valentini, dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio di Salomone, la dama Lucia Pascucci, priore dell’Ordine Ospitaliero Militare di San Giovanni e delle Due Sicilie, il dott. Roberto Pinna, della Confraternita di San Giovanni Crisostomo – Collegio degli Arconti, Paolo Fabris della Confraternita dei Cavalieri di San Gabriele Arcangelo, il dott. Giovanni Alborghetti dell’Ordine Ortodosso Ecumenico di Gerusalemme, David Diana dei Cavalieri Templari devoti all’Arcangelo Raffaele, Gianni De Paola della Confraternita di San Michele Arcangelo, ecc. Nel corso della sessione vi è stata la nomina del dott. Dario Noascone a responsabile della Confraternita Templare San Giacomo de Molay – Priorato della Pietà del Pellicano del Canavese. Durante i lavori, si è avuta la sorpresa della presenza della nota attrice e presentatrice televisiva Eleonora Brigliadori, che ha svolto un intervento molto interessante su Rudolf Steiner e le sue teorie.
Il dott. Armando Pannone, quando si è toccato il tema delle antiche e perdute civiltà, è intervenuto donando alla signora Brigliadori, da anni impegnata in tutta Italia per illustrare le opere e le teorie del grande maestro Steiner, il suo romanzo, recentemente pubblicato, IL CANTO DELLE SIRENE, che parla, tra l’altro, proprio della scomparsa della civiltà di Atlantide .
Il convegno ha costituito il momento fondativo del Consiglio dei Cavalieri, un organismo voluto dalla Chiesa Ortodossa Italiana in cui far confluire tutti gli Ordini Cavallereschi che riconoscano comunione d’intenti sui medesimi valori.
Presidente del Consiglio dei Cavalieri è stato eletto il Gran Priore Internazionale Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio di Salomone dott. Francesco Vecchio, Vice Presidente il dott. Giovanni Alborghetti dell’Ordine Ortodosso Ecumenico di Gerusalemme e Cancelliere il dott. Armando Pannone, Gran Siniscalco dell’Ordine del Tempio di Salomone.
Congratulazioni vivissime e tantissimi auguri di buon lavoro ai Dignitari eletti.
Chiesa Ortodossa Italiana
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